della terra il sapore aspro e gentile

 

…Il tempo passava. Quanto? giorni, mesi, anni? Per Armerina il divenire non esisteva, non esisteva il tempo. Poi un giorno - lei saltellava sulle pietre che formavano un sentiero nel torrente - all’improvviso il bosco tacque. Armerina alzò gli occhi. Un respiro, il respiro del bosco si fece affannoso, pesante. Lei volò rapida verso il sentiero che portava alla radura magica dove da bambinetta, da ragazzina, si rifugiava a riposare, a sognare. Una voce la guidò. E lei divenne fiamma. -“Che luce! Cos’è?” chiese fermandosi di botto una giovane donna, una ragazza, la ragazza che lei era stata. Aveva pure la sua voce. L’uomo che era con lei si fermò anch’egli: - “ Scherzi del sole tra i rami” sorrise. Era nuvolo, il sole era apparso un momento un paio d’ore prima e poi era andato via, spinto da nuvole bianche e piumose. -“E’ Maruzzella!” e Armerina si riconobbe, la riconobbe…

 

 

 
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