Da "Al tramonto fra le nuvole" di Gabriella Pastorino
Old Arizona
Bianca, pasciuta
vecchia, non saggia,
di studi onusta
e di poesie,
la pioggia temo
e il troppo sole
e nebbia e nubi;
pigra, non canto
né so danzare.
E come mai,
vento,
hai scelto me per raccontare
storie d'eroi e di sconfitte?
Sibili.
E narri di praterie,
d'uomini forti, di donne fiere.
Ululi.
E gridi fra rami spogli:
strali che volano
ed il bisonte ansima e fugge;
scuri pesanti, pugnali argentei
tagliano, scuoiano.
Curano i vecchi
ferite; e al vento affidano
anime morte
d'uomini forti, di donne fiere;
in praterie color cobalto
raccoglieranno frutti succosi
e danzeranno spiriti lievi
scotendo serti di piume d'aria
multicolori.
Agita il vento
foreste e tende e cuori d'uomo.
C'è neve e freddo
fuori.
Nei tepee, cibo
e pace e caldo di fuochi amici.
Turbina il vento
e pazzo danza
fra lunghe lisce chiome corvine.
Rulla il tamburo
racconta storie
d'uomini forti, di donne fiere.
Il vento tace
ascolta e impara.
Poi vede morte
sconfitte e sangue
e fugge. Vola
supera monti vallate fiumi
secoli e spazi.
Si ferma. Trema. Racconta tutto.
Ma chi lo ascolta?
Disperazione
d'uomini forti, di donne fiere
le intende solo una vecchia bianca,
pigra, non saggia,
che agli elfi parla ed alla luna.
Sussurra storie
piangendo, il vento.
Lei ascolta e piange
uomini forti e donne fiere.
Adriano & Fulvio
Da mondi lontani,
da un giovane amore ripreso nel tempo,
da risse e passione, da incerti destini
arrivano loro, creature lunari
piccine piccine.
Finora han giocato fra nuvole e stelle,
han riso e ballato, sereni, burloni.
La vita li chiama. Rispondono insieme.
Il mondo è maligno, astioso, confuso
e i due ragazzini l'osservano incerti.
Si prendon per mano.
Nemmeno si guardan, ma quelle ditine
e si intrecciano forte. Saranno fratelli
fratelli gemelli
Che febbre!
E' febbre d'amore
di folle passione.
E' febbre dell'oro,
pepite, dobloni.
E' febbre di odio
crudele, bruciante.
Che febbre!
Trentanovenove
con tosse e starnuti...
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